Studenti siciliani restaurano libri antichi
Un progetto scolastico in Sicilia coinvolge gli studenti nel restauro di testi storici, promuovendo la manualità, la storia e la conservazione del patrimonio culturale.
Pubblicato il 15 June 2025, 02:40
Di Di Stefano Moretti

Un progetto scolastico in una scuola superiore di Palermo ha riportato in vita l’antica arte del restauro di libri, coinvolgendo studenti e docenti in un’attività tanto manuale quanto culturale. Il laboratorio, attivo da due anni, è diventato un punto di riferimento per la salvaguardia del patrimonio librario locale.
Gli studenti, guidati da esperti restauratori e insegnanti di lettere, imparano a trattare testi antichi e danneggiati, utilizzando tecniche tradizionali come la cucitura a filo, la reintegrazione della carta e la legatura in cuoio. Ogni intervento è preceduto da una fase di studio e documentazione.
“L’obiettivo è trasmettere il valore della conservazione,” spiega la professoressa Maria Catalano, coordinatrice del progetto. “Ogni libro che restauriamo racconta non solo la storia del suo contenuto, ma anche quella dei lettori che lo hanno sfogliato nel tempo.”
Il laboratorio è ospitato in un’aula appositamente attrezzata, con banchi da lavoro, presse, colla naturale e strumenti specifici. Gli alunni lavorano in piccoli gruppi, ciascuno assegnato a un volume proveniente da biblioteche scolastiche, parrocchiali o private.
Uno dei progetti più emblematici ha riguardato il recupero di un’edizione del XIX secolo de 'I Promessi Sposi', completamente rovinata dall’umidità. Gli studenti hanno ricostruito la copertina, rinforzato le cuciture e restaurato le pagine ingiallite con materiali compatibili.
Il percorso formativo è arricchito da visite a laboratori professionali e incontri con bibliotecari e storici del libro. Questi momenti permettono agli studenti di comprendere il legame tra tecnica e patrimonio, oltre a offrire spunti per eventuali percorsi professionali futuri.
Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comune e dell’Associazione Italiana Biblioteche, che ha fornito parte dei testi da restaurare. Anche alcune famiglie hanno donato vecchi volumi conservati in casa per contribuire alla causa.
Molti studenti hanno dichiarato di aver scoperto una passione inaspettata per il lavoro manuale e la cura dei dettagli. “Mi rilassa, mi dà un senso di responsabilità,” racconta Alessio, uno dei partecipanti. “Sapere che un libro tornerà leggibile grazie a me è gratificante.”
Le opere restaurate vengono restituite ai proprietari oppure esposte durante eventi scolastici, accompagnate da schede descrittive realizzate dagli studenti stessi. Ogni libro diventa così anche una narrazione del lavoro svolto.
Il laboratorio ha attirato l’attenzione di altre scuole siciliane, alcune delle quali stanno valutando la possibilità di attivare esperienze simili. “È un modo per avvicinare i giovani al libro non solo come oggetto di studio, ma come manufatto prezioso,” sottolinea Catalano.
Il successo dell’iniziativa dimostra che il recupero delle arti manuali può rappresentare una via efficace per connettere le nuove generazioni alla memoria culturale del Paese, promuovendo al contempo competenze pratiche e senso civico.